Come mai Amazon ha iniziato il suo business vendendo libri?
Negli anni ’90, durante l’esplosione in USA delle Dot-com, Jeff Bezos lavorava in un fondo di investimento quantitativo a Wall Street e vide che il web cresceva del 2300% all’anno.
Cercò un modello di business che si adattasse a quella crescita.
Scelse di iniziare dai libri.
Perché?
La risposta, che ti rivelo nel video, è parte del suo genio imprenditoriale.
Trascrizione video
Come fa uno così, che dice delle cose assolutamente banali e prevedibili, ad ssere l’uomo più ricco del mondo? Ad avere costruito la più grande azienda al mondo?
Non riuscivo a capacitarmene.
Ma la differenza non è chi è altisonante e chi dice cose apparentemente interessanti.
È chi capisce la reale opportunità.
Lui ha guardato varie categorie di prodotti che esistevano e si è domandato “Qual è l’unica, o meglio, la prima categoria che beneficerà da questo nuovo modo di concepire il business che è il web?”
Jeff Bezos è un personaggio controverso. In questo video ho voluto focalizzarmi sulla sua intuizione imprenditoriale all’inizio della sua carriera.
Non parlo di come tratta i dipendenti o di come fa competizione adesso che Amazon è l’azienda più grande al mondo.
Vediamo solo come aveva iniziato.
C’è un’intervista del 1997, che è ormai diventata famosissima su internet, dove parlava di Amazon.com
In questa intervista si vede che il cameraman chiede “Chi sei tu?”, e lui rispose semplicemente “Sono Jeff Bezos e ho costruito un sito che si chiama amazon.com”.
E gli chiese: “Perché hai voluto aprire un negozio online?”
Lui rispose: “Tre anni fa mi trovavo a New York City e stavo lavorando per un fondo d’investimento quantitativo. Quando mi sono imbattuto in una sorprendente statistica. L’utilizzo del web cresceva del 2.300% all’anno.”
Ma quello non basta.
Perché, detto fra noi, è pieno di gente che vede un’opportunità e dice “Questo è il futuro”, ma il futuro non è quello.
Nove cose su dieci sembrano un futuro, ma non lo sono, o lo saranno tra trent’anni.
Qual è la differenza tra un grande imprenditore che capisce che cos’è il futuro e agisce sul futuro; e uno che invece parla a vanvera e non realizza niente?
È la differenza tra Jeff Bezos e le migliaia di startup che sono morte durante la Dot-com Bubble sviluppatasi tra il 1997 e il 2000.
Lui ha visto che il web cresceva e quindi, ha cercato un modello di business che si adattasse a quella crescita.
Quindi cosa ha fatto? Ha guardato decine di prodotti che esistevano e ha detto: “I libri sono la prima risorsa al mondo in termini di differenziazione, la seconda è la musica.”

Quindi non poteva esistere uno store fisico che aveva 3 milioni di titoli dentro al proprio negozio.
C’era un vantaggio competitivo nel costruire un business online.
Se tu invece lo facevi con un business tradizionale, quindi con uno store fisico, cosa succedeva? Che magari avevi 10 mila titoli, 20 mila titoli, 30 mila titoli.
Se tu vai a competere con i business tradizionali che usano la tecnologia vecchia, puoi farlo solo se il tuo è un elemento differenziate.
Così lui ha cominciato dai libri per questo motivo.
Molti hanno pensato che ha cominciato dai libri perché era la prima cosa disponibile, oppure la prima che gli è venuta in mente, oppure perché ha avuto un’intuizione.
Assolutamente no.
È stato un ragionamento molto logico e questo è parte del genio di Jeff Bezos.
Questa è la differenza tra quelli che parlano tanto, ma poi non concludono niente; e quelli che capiscono qual è la reale opportunità e la realizzano.