Vi ricordate quando Bitcoin valeva meno di €5.000?
Io mi ricordo quando valeva meno di €50. Era il 2012. Avevo previsto che in 10 anni sarebbe arrivato a €100.000.
Nove anni dopo, Bitcoin è andato da €50 a €50.000, e sta ancora salendo.
È stata un’avventura. In questi due lustri:
- Il prezzo è crollato
- È risalito
- È crollato di nuovo
- La gente ha detto che sarebbe morto
- Ha detto che era uno schema di Ponzi…
- Per poi dire che è il futuro e che loro in realtà ci hanno sempre credito.
Adesso che il prezzo di Bitcoin è sopra i €50.000 tutti ne parlano, esprimono giudizi, danno consigli di investimento e fanno previsioni di prezzo campate per aria, senza capire i fondamentali.
Questo video è stato girato il 18 aprile 2019, quando 1 Bitcoin valeva meno di €5.000. Il prezzo era appena “crollato” da €20.000, nessuno ne parlava più e lo davano tutti per morto.
Solo chi aveva capito la tecnologia dietro, la teoria dei giochi e la sua scalabilità sociale aveva compreso perché Bitcoin sarebbe esploso.
In questo video, girato in tempi non sospetti, cerco di fare un po’ di chiarezza sul reale valore di Bitcoin.
Una risposta
Il concetto del investitore capitalistico è basato sul accumulo di capitali da reinvestire più rapidamente e con un rischio di interesse mai superiore al interesse di rendita da attività finanziaria di accantonamento così facendo si rischia il reddito ma non il capitale che aumentando costantemente aumenta la capacità di investire e se si è un bravo decisionista il capitale aumenta in maniera dapprima costante poi esponenziale quando si può passare ad investimenti a basso capitale ma ad alto rischio e il capitale può essere investito in differenti investimenti . La variante e la varietà degli investimenti ad alto rischio sviluppa possibilità di crescita esponenziale.
Dopo questo preambolo la natura stessa del capitale come risorsa o meglio come convertitore di risorse dipende da quante persone usano quella forma di capitale monetario e la disponibilità di generare montante quantità di circolante a disposizione dei lavoratori reali e dei consumatori di risorse. Il Bitcoin è sviluppato come se fosse una materia prima definita non riproducibile dopo un dato periodo di tempo ma non insostituibile. Infatti al aumentare del costo unitario i lavoratori e i consumatori tenderanno a sostituirlo con nuove forme di moneta elettronica questo espone ad un rischio nel medio e lungo periodo elevato ma nel lunghissimo periodo lo rende folle. Il sistema prima o poi si convertirà grazie al processo di globalizzazione in un economia basata sulla gestione delle risorse in consapevolezza unitaria ovvero si conoscerà esattamente la produzione rinnovabile di risorse e capacità monte ore di lavoro è lo scambio di risorse non sarà su base proprietaria ma sull’effettiva disponibilità individuale di uso rinnovo e riciclo delle risorse stesse e ottimizzata per un uso limitato delle risorse da fonti non rinnovabili aumentando consapevolezza e capacità produttiva individuale dei consumatori stessi azzerando costi di gestione di terze parti e limiti da diritti proprietari di uso della tecnica e della proprietà intellettuale delegando il mero calcolo probabilmente ad un sistema di accesso delle risorse automatizzato autonomamente gestito da un intelligenza collettiva autonoma sovraparte non influenzabile altamente adattativa agli imprevisti ambientali (I. A. G. C.) Intelligenza. artificiale. Generale. Collettiva.